WaterLANDS intende portare attenzione alla qualità dell’ecosistema lagunare, coinvolgendo la comunità locale nonché attori istituzionali ed economici. Si lavorerà per accelerare e migliorare la rigenerazione della laguna, ottimizzando il processo di colonizzazione da parte di specie endemiche delle barene - ecosistema caratteristico della laguna veneta -, per massimizzare le funzioni i ecologiche specialmente in termini di biodiversità, purificazione dell’acqua e sequestro del carbonio.

La Laguna di Venezia, con i suoi 55.000 ettari, è la più grande zona umida costiera del bacino Mediterraneo. Ospita una varietà unica di biotipi, tra cui paludi salmastre, canneti, praterie di fanerogame, barene e velme. Ad oggi, le sfide ambientali più urgenti sono la perdita di qualità e quantità delle paludi salmastre, l'erosione continua delle barene, e i grandi volumi di sedimenti portati in mare. Questi problemi sono aggravati dall'urbanizzazione, dall'erosione causata dal traffico marittimo e dal dragaggio dei canali. La Laguna di Venezia, ecosistema unico e allo stesso tempo fragile, è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1987. Amministrativamente, la laguna è di competenza del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Il progetto WaterLANDS integrerà i piani per la regolare manutenzione della laguna da parte del Provveditorato nella progettazione di nuove barene nelle zone più degradate, come lalaguna centrale e settentrionale. We are here Venice si occuperà della parte ecologica della ricerca scientifica, della comunicazione e del coinvolgimento della comunità legati al progetto.

“Venezia è laguna" è il motto di WahV per rafforzare la consapevolezza che il destino della città e della laguna circostante sono interconnessi, affinché si giunga al riconoscimento del loro capitale naturale e dell'ampio spettro dei servizi ecosistemici correlati. Mentre il dragaggio e la costruzione di aree per il contenimento dei sedimenti continueranno a essere finanziati pubblicamente, la rigenerazione delle dinamiche funzionali tipiche delle barene non riceverebbe altrimenti sostegno finanziario e non sarebbe attuata. Questo progetto intende accelerare e migliorare il processo di colonizzazione da parte di tipiche specie alofile/alofite, per massimizzare le funzioni ecologiche delle aree interessate.

Inoltre, attraverso interventi artistici e partecipativi legati alla diffusione del progetto, sarà posta l’attenzione su una visione della città, inscindibilmente legata alla sua laguna.

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